Carlo Franchi

... CARLO FRANCHI

Giancarlo era un nostro Amico al quale ci legava una stima profonda ed un affetto autentico.
Era un iscritto alla Sezione della D.C. di Millesimo di cui immodestamente ho ricoperto la carica di segretario in questi ultimi anni. E, da millesimese autentico quale era fu prodigo di buoni consigli ogni qualvolta ricorrevamo al Suo prestigio.
Le ultime elezioni amministrative, la D.C., insieme al p.s.i. e agli indipendenti, riconquistò il Comune.
Fu per noi e per Giancarlo un momento particolarmente felice che ci trovò pieni di entusiasmo e di tanta voglia di fare nonostante la nostra preparazione, nonostante la nostra inesperienza.
Fu ancora Lui che ci incoraggiò ad andare avanti quando lo sconforto ci assaliva.
Ma non voglio parlare del sen. Giancarlo Ruffino per quello che è stato. Tutti sanno la sua ascesa politica, il suo prestigio, la sua volenterosa abnegazione.
Preferisco parlare di lui come uomo e come amico che, come tale, aveva un carisma particolare innegabile. Quello stesso carisma che lo faceva apprezzare a livello nazionale e dalla gente comune che quotidianamente si riferiva alla sua autorevole capacità nel districare problemi, nell’aiutare chi più ne aveva bisogno, nel fare del bene insomma.
E credo proprio, aldilà di ogni esaltazione postuma, che Giancarlo di bene ne abbia fatto tanto.
Millesimo ha saputo apprezzare queste sue doti sia in vita che in morte. In vita gli ha tributato migliaia di preferenze ogni qualvolta si presentava alle varie tornate elettorali.
In morte lo ha accolto come si conviene ad un figlio illustre, vegliando per un’intera giornata, “fermandosi” ai suoi funerali per salutarlo infine con gli occhi gonfi di lacrime e con le mani protese in un ultimo indimenticabile applauso.
Così l’amico Giancarlo ha percorso ancora una volta, fra due ali di suoi concittadini in lutto, quelle strade che amava tanto e che lo videro bambino, adolescente, Sindaco, Consigliere Provinciale, Regionale, Senatore, Sottosegretario agli Interni. I suoi amici lo hanno portato a spalle nell’ultimo tristissimo percorso. Un segno di gratitudine e di amicizia per tutto quanto ha fatto per noi.
Sento il dovere in questa occasione di ringraziare tutti coloro che hanno partecipato al dolore per la perdita di un uomo così grande e benemerito.
E, ai famigliari in lutto, giungano le sentite condoglianze di noi tutti.

Millesimo, gennaio 1994
Carlo Franchi